La classe di Punta Scorno
La prossima immagine riprende un momento di pausa della classe di Punta Scorno, vi sono alcune alunne con la maestra, Anna Romanini Mencuccini (in piedi con la fascia bianca in testa).
Le bimbe sono Angela Grieco e le sue sorelle Alda e Anna, poi le due bimbe più piccole sono le figlie del signor Millelire, la maestra Mencuccini, Anna Maria Mercurio (un’altra alunna) e la Sig.ra Antonietta Romanini (detta Lilly), sorella della maestra, la foto è del 1960.
Le classi che si formavano all’Asinara non erano omogenee a causa dell’esiguità numerica degli alunni che la frequentavano, per cui quasi sempre si ricorreva alla Scuola “pluriclasse”, come ben evidenzia l’immagine in cui compaiono bimbe di varie fasce d’età.
Per le insegnanti si trattava di una complicazione aggiuntiva poiché occorreva suddividere le ore giornaliere tra le classi scolastiche presenti per seguire tutte le individualità.
Punta Scorno è la località posta al nord ovest del Golfo e punta estrema dell’isola dell’Asinara in cui è attivo a tutt’oggi un faro dei più antichi della Sardegna.
Fu costruito nel 1854 e attivato nel 1859 dal Regio ufficio del Genio Civile del Regno di Sardegna. La torre circolare è alta circa 35 metri, costruita al centro di un fabbricato di servizio a tre piani.
Il faro è stato presidiato da numerose famiglie di fanalisti, i Vitiello furono per lungo tempo addetti al faro, poi fino al 1977 il faro fu governato dal Fanalista Gianfranco Massidda; poi, a seguito del completamento dell’automazione è stata resa saltuaria la presenza umana.
Il Faro di Punta Scorno è legato soprattutto alla sua storia di stazione semaforica e all’affondamento della Corazzata Roma.