Sempre vicina ai ragazzi,
Fiammetta, oggi 12 dicembre 2022, è giunta a Tarquinia per incontrare i ragazzi delle scuole del Lazio e della Toscana ed informarli sulla sua azione capillare, da tempo intrapresa, che tende a far comprendere appieno, alle nuove generazioni, le caratteristiche del sistema mafioso, nonchè illustrare le strategie criminali che le organizzazioni mafiose adottano per sottomettere il territorio e informare anche sull’azione delle Forze dell’ordine e della Magistratura per debellare il fenomeno mafioso.
Il padre di Fiammetta era il famosissimo Magistrato Paolo Borsellino che, insieme al suo collega Giovanni Falcone e agli uomini delle due scorte, hanno fatto dono delle loro vite per perseguire l’ideale di “Giustizia” che consente ad una Regione e ad una nazione, il regolare esercizio dei diritti e delle prerogative di una libera e giusta società.
Il fratello, Manfredi Borsellino oggi Dirige un Commissariato della Polizia di Stato a Palermo, e nella stessa città siciliana abita anche la sorella maggiore Lucia.
Io, che ho conosciuto nel 1985 tutta la famiglia Borsellino all’Asinara, quattro anni fà scrivevo:
“Non voglio ripercorrere quella scia dolorosa di sangue, ma rifuggo l’idea che tante persone, di ogni levatura, abbiano immolato la loro vita, che figli abbiano perso l’affetto dei padri e delle madri, che alle mogli sia stato sottratto quello dei compagni e che le nostre cattive coscienze, insieme a quelle dei politici, si siano affrettate a collocare le immagini incorniciate, di questi eroi del nostro tempo, nel Pantheon per spolverare periodicamente le loro effigi in occasione di ricorrenze, scoprire qualche targa, recitare due frasi scritte su un foglio di carta, in loro ricordo.
E poi, subito, riporle sul fondo del cassetto dei ricordi.”
PERCHE’ I RAGAZZI
Evidentemente il ragionamento, peraltro condivisibile, di Fiammetta è il seguente:
La battaglia contro ogni tipo di mafia si esercita in modo più totale, con differenti modalità, con le Procure della Repubblica e con gli strumenti del contrasto, attraverso indagini di Polizia, tutte azioni che ottengono ottimi risultati di contrasto ad organizzazioni costituite.
Per molto tempo è mancata una modalità che impedisca, al fenomeno mafioso, di diffondersi ed attecchire ed è questa l’azione “di tipo culturale” che la figlia di Paolo Borsellino ha voluto mettere in campo sulla scia dell’azione del padre.
La condivisione della storia della famiglia e la conoscenza approfondita del fenomeno mafioso, in tutte le sue sfaccettature, sono i validi “strumenti culturali” che Fiammetta ritiene utili allo scopo, ma ascoltiamo direttamente le sue parole:
Due docenti del Plesso “P: Canonica” di Vetralla, le Prof.sse Gloria Costantini docente Lingua francese e la Prof. Daniela Buscemi docente di Diritto ed Economia – hanno accompagnato una nutrita rappresentanza di ragazzi del 4° anno del Liceo linguistico all’incontro con Fiammetta Borsellino.
L’entusiasmo e l’attenzione che l’oratrice ha prontamente riscontrato negli interventi dei ragazzi, sono i segnali concreto del favorevole accoglimento delle informazioni da parte di una platea giovane, attenta e responsabile e la diffusione di queste immagini si inserisce in quel contesto culturale.
Questo sito, del corso degli anni, ha ampiamente ricordato il periodo di permanenza sull’isola dell’Asinara, delle famiglie Borsellino e Falcone seguendo da vicino l’azione validissima di Fiammetta Borsellino.
Carlo
Alcuni precedenti articoli: i due magistrati Storia dell’isola Era d’estate- un film L’agave smozzicato