Maestosa è l’immagine, in evidenza, dell’articolo.
Privato del cielo e del suo tenue azzurro, lo scatto è saturo del colore del mare dell’Asinara e lo diffonde impercettibilmente anche sul granito che sorregge l’imponente mole del Faro di Punta Scorno.
I due mufloni alla base della fotografia appaiono interdetti dalla presenza ingombrante (sia pure estremamente discreta) dell’autore dell’immagine e sottolineano la caratteristica specifica, l’estraneità del bipede….
Ricerche di questo tipo potrebbero essere erroneamente annoverate tra le attività “autoreferenziali”, invece hanno notevoli applicazione nella vita di tutti i giorni, non ultimo lo studio dell’inquinamento marino, provocato dalle attività antropiche.
L’attività di monitoraggio delle correnti superficiali fu realizzata attraverso il lancio di cartoline contenute in un involucro plastico sigillato, comprendente anche le istruzioni per i ritrovatori.
Per la zona del Mar ligure furono predisposte 4 “dorsali di lancio” dei galleggianti. orientativamente ubicate a:
– San Remo
– Finale Ligure
– Portofino
– Isola del Tino
Dalla costa, queste dorsali raggiungevano le 12 miglia marittime e i luoghi di lancio erano collocati ad intervalli iniziali di mezzo miglio e, successivamente, di un miglio marino, fino ad arrivare alle 12 miglia dalla costa.
Da ogni dorsale (scheda A) furono lanciati in mare 1000 galleggianti contenenti le cartoline, per un totale complessivo di 64.000 cartoline, effettuando l’operazione contemporaneamente in due distinti momenti di lancio, il 7 settembre 1973 ed il 9 maggio 1974.
Gianfranco Massidda nel mese di giugno 1974 ha recuperato nella banchina di ponente al Faro di Punta Scorno uno di questi biglietti galleggianti ed ha correttamente restituito alla Cattedra di Idrobiologia e Pescicoltura, la cartolina.
L’Ente, nel riscontrare la ricezione con una nota, ha allegato anche un rapporto col più vivo ringraziamento alle 2322 persone che contribuirono alla ricerca adoperandosi per l’invio delle cartoline recuperate e altre utili informazioni, a testimonianza del loro interessamento.
Di seguito (imm. B) sulla carta dell’Atlante delle correnti superficiali dell’I.I.M. sono stati riportati i punti di lancio e di approdo della cartolina ritrovata da Gianfranco Massidda.
La copertina dell’Atlante, edito dall’Istituto Idrografico della Marina, nel 1982 ha raccolto i frutti dello studio e ha pubblicato i dati del lavoro dell’Università di Genova sull’andamento delle correnti di superficie nei mari italiani.