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Pieruccio Chighini, il motorista della Cantiello

Volevo dedicare, da tempo, un pensiero a Pieruccio Chighini, Motorista navale della M.ve Gennaro Cantiello.

PIERUCCIO 2Per narrare di Pieruccio, o meglio del Sig. Chighini, come tutti lo chiamavamo con affetto, bisogna che io faccia un brevissimo salto all’indietro, carpiato scrivendo delle ultime due imbarcazioni, in ordine inverso di tempo, che hanno solcato le acque del Golfo dell’Asinara d’estate e d’inverno trasportando persone e merci, con ogni mare navigabile, per il Ministero della Giustizia.

Prima della Cantiello ci fu la Virtude (anni 60) foto sotto, ed ecco Pieruccio insieme a tutto l’equipaggio della Virtude in una immagine di repertorio (da sin. Romano De Marco, Pisoni, Candidda, Chighini, Chiappe, f.lli Polese)

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La Motonave Gennaro Cantiello 

(IMO: 8137940, MMSI: N/D)

L’immagine della Motonave Gennaro Cantiello che mi piace ricordare è quella che spesso posto con l’imbarcazione in navigazione, presa con la sua bella prua slanciata, nell’atto di superare elegantemente l’onda.

Bisogna ammetterlo che la Cantiello aveva una linea favolosa da far invidia ai più blasonati yacht di tutti i tempi, e quando il levante soffiava cercando di farla sommergere dalle onde, la Motonave scompariva alla vista di coloro che, a Cala d’Oliva, l’attendevano con ansia, poi dopo un paio di interminabili minuti ricompariva in mezzo ai baffi di schiuma.

E’ stato sempre uno spettacolo vederla entrare raggiante in porto.

La foto a corredo dell'articolo del varo della Cantiello

La foto dell’articolo del varo della Cantiello

foto di Antonio Canu

foto di Antonio Canu

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

lunghezza f.t               40,50 m
lunghezza p.p.             35,00 m
larghezza  f.o.               7,30 m
altezza di costruz.         3,50 m
Immersione media        3,20 m
La stazza lorda è di 184 tonnellate.

La Gennaro Cantiello fu costruita e varata nel Cantiere Giacalone di Mazara del Vallo (Trapani) nel 1977.

Tra le numerose autorità intervenute al varo, vi fu anche la Sig.ra Lucia Nardin vedova del Brigadiere degli AA.CC. Gennaro Cantiello (Formicola 16.6.1938 – Alessandria 10.5.1974 – Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria da parte del Ministero della Difesa).

La Mot.ve G. Cantiello in navigazione.

La M/N G. Cantiello in navigazione.

articolo varo Cantiello

 

 

 

 

 

 

 

Una fine ingloriosa.

La Motonave Gennaro Cantiello compì il suo ultimo viaggio la domenica 1 marzo 1998.
Subito dopo la dismissione dell’Istituto penitenziario dell’Asinara, il natante fu posto in vendita e, dopo vicissitudini varie, fu ceduto ad un armatore che l’ha ormeggiata al porto di Cagliari, ribattezzandola “Peccato di gola” ed utilizzandola come “pizzeria – ristorante galleggiante”.

Ultimamente la Motonave ha avuto, in un paio d’occasioni, l’onore della cronaca locale.
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Il Sindaco di Formicola (paese che ha dato i natali a Gennaro Cantiello) il Sig. Carmine Aurilio ha giustamente e da tempo, inoltrato al ministro Alfano la richiesta di cancellazione del nome dalle paratie della motonave. (25 ott 2010)
«Nulla da ridire sull’utilizzo – precisa Aurilio – il compratore ha titolo ad utilizzare il bene acquistato come ritiene più utile. Non è concepibile, però, che il nome della medaglia d’oro possa comparire sulle fiancate di una motonave in disuso, ormeggiata  nel porto di Cagliari.
Il nome di Gennaro Cantiello dovrebbe essere Ambasciatore di legalità  ed il suo ruolo non è quello di far pubblicità ad un ristorante – pizzeria nel Porto di Cagliari”
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Il 1 novembre 2016 l’imbarcazione è stata oggetto di intervento dei vigili del fuoco sommozzatori poiché, a causa di una falla nella chiglia, rischiava l’affondamento.


Pieruccio Chighini

Motorista navale Capo
nato a Porto Torres il 7 aprile 1924
fu collocato in quiescenza nel 1989

Deceduto in Civitavecchia il 19 novembre 2010

Lo ricordo, ancora oggi Pieruccio con gli occhi sorridenti ed il saluto sempre pronto, una persona arguta, ma schiva e defilata rispetto agli altri, una di quelle persone di cui l’Asinara però non avrebbe mai potuto fare a meno per competenza e la preparazione uniche.
13151460_10208323261712377_6818035334698827699_nUomo di una mitezza speciale, mentre il motore della Cantiello si riscaldava per intraprendere la traversata, accoglieva, con il suo contagioso sorriso, i timorosi passeggeri in transito sulla Motonave e subito li rassicurava sulle condizioni del mare come sulle capacità della barca.

Eccolo, nella foto a fianco, in occasione della visita all’Asinara del discusso Direttore Generale degli Istituti di Prevenzione e Pena del Min. G.G. Ugo Sisti, (nella foto da sx Natalino Serra, Cimino, Vincidomini, Cozzolino, Puddu, Eugenio Denegri, D.G. Ugo Sisti, Giovannino Merella, Agostino Sotgiu, Giuseppe (noto Peppino) Candidda, Pieruccio Chighini, Provv. Cherchi, Francesco Massidda, Mulas Marcella).

Per ogni passeggero Pieruccio aveva un sorriso ed una parola tranquillizzante ed anche quando il mare non era proprio calmo egli comunque si adoperava per rassicurare il sistema nervoso dei più timorosi.

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Tutti sicuramente lo ricorderanno quando, con le mani sporche di olio nero e di nafta, risaliva, insieme all’altro motorista il Sig. Cozzolino, dalla sala macchine dopo aver riparato un’avaria della barca.

Pochi però lo ricordano anche come appassionato artista, eh si perchè Pieruccio Chighini nel suo tempo libero si dilettava anche di pittura, con risultati non certo trascurabili da quel che è possibile apprezzare dall’immagine del quadro da lui realizzato, raffigurante il porticciolo di Cala d’Oliva prima della sua ristrutturazione.Dipinto di Pieruccio Chighini

Il quadro fu donato, dallo stesso autore, a Francesca Di Stefano (figlia dell’App.to omonimo) in occasione della nascita della figlia (1988) e tutt’oggi Francesca lo conserva con affetto in ricordo del Sig. Chighini.

Ecco un secondo dipinto ad olio di Pieruccio che ha ritratto, da differente angolazione,  lo stesso soggetto che evidentemente doveva appassionare moltissimo il Sig. Chighini.
L’opera è del 1990 e l’immagine è stata gentilmente concessa dalla Sig.ra Pina Franca Griecco[/box]chighini 2

 

 

 

carlo hendel

Carlo nasce nei primi mesi del '50 e trascorre la sua infanzia a Roma, nella zona centrale della capitale, a “due minuti a piedi” da Piazza di Spagna. Di padre polacco e con la mamma abruzzese, Carlo aveva un fratello in Polonia, ed ha tre sorelle: una in Polonia e due in Italia. All'età di 22 anni si trasferisce nel paesino abruzzese di Barete e vi svolge attività libero-professionale per circa dieci anni. Consegue la nomina, da parte del Ministero di Grazia e Giustizia, alla Direzione Agrozootecnica della Casa di Reclusione dell'Asinara, evento che lo farà incontrare con l'isola e con la Sardegna. Vive e lavora con passione all’Asinara, per circa cinque anni, dal 1982. Alla vigilia della trasformazione dell’isola in Parco, partecipa come coautore, al volume “ASINARA” Storia, natura, mare e tutela dell’ambiente (Delfino Editore 1993) curato da A. Cossu, V. Gazale, X. Monbaillu e A. Torre, per la parte riguardante la Storia agricola e l’ordinamento carcerario. ------------------------------------------------------------------------------ L'Asinara non sarà più dimenticata. Blogger dal 2000 sotto vari pseudonimi, e con svariati blog. Nel 2007 pubblica una nota "L'Asinara - La storia scritta dai vincitori" con la quale, per la prima volta, rivendica per l'isola il suo "diritto inalienabile alla storia". Nel 2016 pubblica questo portale personale investendo notevoli energie e risorse solo con l'intento divulgativo e per testimoniare la storia dell'isola senza preconcetti o preferenze, per tutti i periodi e le vicissitudini attraversati dall'Asinara. Prosegue la sua attività lavorativa prima a Castelfranco Emilia (MO), poi a Roma (D.A.P.) ed infine a Viterbo ove maturerà il tempo della agognata quiescenza. All'età di 59 anni la sua vita cambia in modo importante, ma non è questa la sede propria di siffatta narrazione. -------------------------------------------------------------------------------------- Si definisce, da sempre, un ecoagricoltore e ancora oggi, produce olio biologico extravergine di oliva per autoconsumo, coltiva il suo orto con metodi esclusivamente naturali ed alleva animali da cortile. Carlo spesso ama dichiarare di aver avuto cinque o sei vite, ora ha due splendidi nipotini ed un diavolo per capello! Il resto lo lasciamo ai posteri......

5 commenti

  1. complimenti bellissimo art.

    • Grazie Piero quello della Cantiello era un gruppo molto affiatato ed il ricordo di Pieruccio è ancora molto presente.

      Carlo

  2. Maria Antonietta Sotgiu

    Molto interessante l’articolo sul compianto signor Chighini e sulla Cantiello che mio padre ha comandato dal 1978 al 1989 ma che l’autore dimentica di nominare persino nella foto della visita del direttore dei penitenziari. Grazie

    • Gentilissima Signora Maria Antonietta,
      ho già avuto modo di commentare e dispiacermi non già della dimenticanza (perchè il nome di suo padre era stato inserito insieme a quello degli altri presenti nell’immagine), ma del fatto che, per cause a me sconosciute, all’atto della pubblicazione il nome di Agostino Sotgiu non fosse presente.
      Me lo ha già fatto rilevare il Sig. Michele Bassu (nipote del Comandante Sotgiu) ed ho prontamente rimediato.
      Ho conosciuto personalmente suo padre per cui non avevo bisogno di ricercarne il nome (come ho dovuto fare per altre persone) però l’articolo si basava esclusivamente sulla figura del Sig. Pieruccio Chighini.
      Il pezzo sulla Cantiello è stato inserito solo perchè recentemente nella pagina degli “affetti da mal d’Asinara,” vengono riproposte immagini della attuale situazione al porto di Cagliari ed ho trovato l’occasione per riproporre la, secondo me, triste storia della Motonave.
      La ringrazio per la cortese precisazione.
      Carlo Hendel

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