Correva l’anno 1969…. eccome se correva!
Sull’isola dell’Asinara, il vento del ’68 francese non era ancora arrivato, ma c’era spesso il levante che, per giorni, impediva ogni movimento di arrivi e di partenze.
Ogni anno, trascorse le festività natalizie si doveva rapidamente organizzare la Befana per i bimbi delle famiglie che risiedevano sull’isola. Il Ministero, che allora conservava ancora la Grazia, inviava i fondi da utilizzare per la Befana.
Si acquistavano giocattoli e dolci poi, nella sala Teatro – Cinema ubicata davanti al Bar di Cala d’Oliva i bambini trepidanti, con gli occhi sgranati, aspettavano che giungesse la vecchina portatrice di doni.
Ma lasciamo che due bimbe di allora continuino il racconto, la prima è la Signora Daniela Zaccaro, che il 6 gennaio 2018 ha accompagnato due sue immagini fa-vo-lo-se, di 50 anni addietro, con il seguente post:
“Scattate al cine – teatro in occasione della befana, se nessuno ricorda chi si celava sotto gli abiti della befana lo svelerò io.”
Ho proceduto a restaurare graficamente le due immagini lasciandole comunque con quelle caratteristiche che conferiscono loro una particolare venatura, per cui nella seconda è anche possibile vedere il rammendo grossolano, operato con un nastro adesivo, invecchiato dal trascorrere inesorabile del tempo.
Ed ecco la prima delle due fotografie
Al centro dell’immagine, sulla fiammante bicicletta, la sorella di Daniela di nome Anna Grazia, dietro da sinistra la Signora Maria Napodano, consorte del Direttore dell’epoca Catello Napodano (che si scorge di spalle nella seconda fotografia) ed, al centro dell’immagine, la maestra Franca Fadda Silvetti.
E’ proprio la persona che non ho citato nella descrizione di cui sopra, che Daniela sollecita a scoprire e seguiamo ancora il dialogo sviluppato nel gruppo degli “affetti dal mal d’Asinara” in cui interviene la seconda bimba di allora, una conoscenza del portale, la Signora Lucia Amato che contribuisce, in modo prezioso e poetico, alla redazione di svariati articoli:
- “La Befana (che in verità ricordavo meno brutta) dovrebbe essere Lorenzo Spanu, è stato per anni il “nostro befanone”!
Al centro la maestra Silvetti, poi, se non sbaglio, la mamma di Daniela e sulla bici, dalle gambe lunghe, direi Anna Grazia, sua sorella.”
Da notare (nell’ingrandimento è evidente) che la befana, di cui tra poco diremo, indossava una maschera che ne copriva quasi totalmente il viso, racchiuso in un fazzoletto stretto, da un fiocco, sotto il mento.
Solo la mano tradisce l’appartenenza.
Si tratta infatti di Lorenzo Spanu.
Daniela Zaccaro, ritratta nell’immagine precedente con la scatola che contiene la sua bambola, continua parlando con Lucia: “….. ma ricordi quell’anno che la befana, ovvero il ”Signor Lorenzo Spanu” fu costretto a passare, casa per casa, perchè i bimbi erano a tutti a letto con la febbre? (ndr: La pertosse che quell’anno colpì buona parte dei bimbi…..)
I regali erano un po’ a richiesta e un po’ a fortuna…. a mia sorella, un anno, toccò la pista delle automobiline…
Ci venivano regalati, a volte, anche i vestiti da indossare per carnevale.”
e replica Lucia Amato:
“Per anni, noi bimbi, abbiamo ricevuto dall’Amministrazione di Grazia e Giustizia i doni per la befana. Ogni anno la cerimonia di consegna dei doni avveniva nei locali del cinema-teatro e passavano per le mani della “befana” Lorenzo Spanu, del Direttore Napodano e della sua Signora, più altri assistenti i cui nomi non ricordo, come non ricordo quale fosse invece il criterio di assegnazione, se c’era un’estrazione o meno, ma non credo.
Comunque i regali erano sempre molto belli, io ne ho ancora qualcuno, una scatola di un gioco di società sicuramente!! È divertente giocarci ancora adesso😉😍👌dopo 40 anni!!😱😄
Ma chi è plurinominato Lorenzo Spanu?
Beh è presto detto, per lunghissimi anni e fino alla sua dismissione Lorenzo Spanu è stato una delle colonne portanti della struttura penitenziaria isolana.
Ecco una immagine che lo ritrae giovane, in divisa con i gradi di brigadiere, diverrà poi Ispettore; all’inizio della carriera si arruolò nel Corpo degli Agenti di Custodia e, al momento della riforma, transitò nel Corpo di Polizia Penitenziaria.
Lorenzo si è sempre impegnato, in prima persona, per l’Isola dell’Asinara e per il progresso dell’Amministrazione Penitenziaria di appartenenza.
Insieme a Giampaolo Cassitta, Lorenzo ha collaborato alla stesura di uno dei primi libri dal titolo “Supercarcere ASINARA”, uscito subito dopo il passaggio dell’isola al Ministero dell’Ambiente.
Lorenzo ha sempre messo a disposizione di coloro che lo hanno chiesto, la conoscenza assieme ai suoi archivi fotografici che racchiudono istanti preziosi della vita sull’isola.
Le storie, raccontate nel libro, fanno parte di un periodo che va dal 1965 al 1998.
E si travestiva anche da Befana quando l’Amministrazione lo chiedeva.
Queste alcune immagini del suo archivio.
Oggi Lorenzo Spanu è in quiescenza, partecipa a tutte le cerimonie del Corpo di Polizia Penitenziaria e forse si traveste ancora da befana, quando la vecchina porta i doni al nipotino, che si chiama Lorenzo come il nonno.
Un ultimo ringraziamento voglio rivolgere a Daniela Zaccaro e a Lucia Amato che, volontariamente, hanno gettato qualche coriandolo………… nel cesto dei ricordi dell’Asinara…….
Ecco, di seguito una immagine (non di grossa qualità) della Epifania del 1968.
I locali sono gli stessi che abbiamo precedentemente indicato.
L’ha inviata il Sig. Emo Nisini ed il Sig. Salvatore Sanna ha specificato che la persona vestita da befana è lui stesso, mentre la persona con il costume di Babbo Natale è Emo Nisini, al centro è il Direttore dell’epoca il Dr. Catello Napodano.