Sir Biss, nel film “Robin Hood” della Disney è lo scagnozzo serpente del Principe Giovanni.
Inascoltato tenta spesso di mettere in guardia il principe Giovanni dai pericoli delle sue varie trappole.
Siamo ormai giunti all’anno 2021 ed mi incombe la necessità di aggiornare la galleria di “inesattezze” che continuano ad essere propinate ai lettori in danno della nostra bellissima isola, perciò ho pensato di far seguire un bis (biss) ai precedenti articoli di cui, in calce faremo un riepilogo.
La funzione della pagina fb è quella di diffondere notizie corrette, storie vere ed anche quelle fantastiche, facendo in modo da non confondere i piani e sottolineando, ai nostri cortesi lettori, le evidenze errate.
Fortunatamente oltre alla pagina fb, abbiamo a disposizione anche questo sito, che ormai in molti conoscono deputato a fissare, nella memoria collettiva, le affermazioni e gli articoli che così possono essere nuovamente letti e ricordati a distanza di anni.
Questa volta ci riferiamo ad un articolo della rubrica “DOVE 30” del Corriere della Sera del 27 settembre 2021…. eh, si abbiamo letto bene … proprio del Corriere della Sera, una testata storica del panorama informativo italiano, che ha pubblicato questo articolo:

Non ho ripubblicato l’articolo nella pagina fb degli affetti dal mal d’Asinara e non lo farò neppure in questa sede, al fine di evitare la diffusione delle errate notizie che alla lettura dell’articolo iniziano subito. Nel sottotitolo infatti contiene uno strafalcione di quelli che neppure un bimbo di cinque anni si sognerebbe di fare!
Ormai tutti conoscono l’origine del nome e sopratutto sanno che il toponimo non deriva dalla presenza degli asinelli!
Dal Corriere della Sera, da un giornale che ha 146 anni non me lo sarei certo aspettato!

La testata della prima pagina del N. 1 del Corriere della Sera (5 marzo 1876).
Scorrendo il testo dell’articolo sull’Asinara poi si possono rilevare imprecisioni e lacune notevoli.
E’ singolare poi l’affermazione dell’autore dell’articolo secondo cui: “Quelli che qui vivono almeno sei mesi, da aprile a ottobre, hanno un tratto in comune: spesso canticchiano o fischiettano. Sorridono mentre curano gli animali, guidano i fuoristrada o servono il caffè. Come se tutta questa natura alleggerisse lo spirito“, ma essendo una impressione riferita non può essere contestata.

Il “Corriere della Sera” dietro la lavagna.
Un’altra imprecisione dell’articolo del Corriere riguarda l’Osservatorio della Memoria (una nostra pluridecennale battaglia) che, a differeza di ciò che scrive la giornalista, “
ha appena ricavato nell’ex Diramazione centrale, a Cala d’Oliva, un Osservatorio della memoria carceraria con oggetti e arredi originali che arrivano fino al 1998”
l’Osservatorio della memoria non è stato realizzato nell’anno in corso, bensì è stato
inaugurato il 29 settembre 2017; quello realizzato nel 2021 (quest’anno) dall’encomiabile Gianmaria Deriu è un ampliamento, preceduto quest’anno dalla installazione della
abitazione di Mario e Lia Amato (di cui abbiamo già scritto).
E, visto che siamo in tema, mi è stato riferito che in una cartina diffusa nel webinar di due giorni fà dal Parco (24 settembre 2021) residua ancora la scritta “palazzo Reale“…………?
Sarebbe simpatico se il Corriere della Sera decidesse anche il nome del Re!
Ecco, sono queste le cose che, potrebbero sembrare di poco conto, invece sono estremamente importanti, secondo il mio modestissimo avviso.
POVERA ASINARA!
…………… Però hanno scritto correttamente, sotto la prima immagine, il nome esatto della Cala….
“Nella foto Cala Murichessa, sulla costa ……...”
Ma il panorama degli strafalcioni non si arresta:
il post è del 2018 in cui la testata on-line del famoso giornale titola un “evento” accaduto a Brindisi.
Che non sia un asinello dell’Asinara è evidentissimo anche all’occhio di un profano.
Ma la pubblicità è l’anima del commercio!!!
Sottolineo la didascalia “è Lele, l’asinello albino. “All’Asinara, l’asino bianco è di casa ma qui, a Serranova di Carovigno – spiega la proprietaria Maria Cariello – è davvero una rarità, un evento del tutto eccezionale”.
L’accostamento tra i due animali è del tutto fuorviante perché è raro veder nascere un asinello bianco, ma da qui a confondere un asinello bianco con l’asinello albino dell’Asinara, ce ne passa………
Però al di là delle battute ovvie, il mio interesse è un altro e lo spiego chiedendomi come mai l’asinello bianco, in questi ultimi tempi, fa tanta gola …..
(è di qualche giorno fà la proposta di una marca di birra sarda di finanziamenti v/s sfruttamento pubblicitario dell’immagine dello splendido animale.
Domande peregrine……
O, forse è giunto il momento in cui l’immagine dell’asinello dell’Asinara, con oculatezza, deve subire un processo di tutela, e sopratutto il suo sfruttamento a scopo pubblicitario và regolamentato?
Carlo
ps. il giornale è “la Repubblica” on line del 2018 .

Rimandiamo la Redazione del “La Repubblica on line” di Brindisi a rileggere, con attenzione quello che abbiamo scritto in merito alla specie protetta.
Per concludere il richiamo riportiamo il link dell’articolo, perché resti a futura memoria….
https://bari.repubblica.it/cronaca/2018/05/09/foto/e_nato_lele_l_asinello_bianco_festa_in_masseria_a_carovigno-195905149/
In precedenza abbiamo già avuto modo di trattare l’argomento “STRAFALCIONI”, infatti ci sono almeno due articoli, entrambi del 2018, il primo è titolato:
ed il secondo
in cui c’è l’elenco puntuale degli strafalcioni pregressi.
La nostra classifica di strafalcioni si incrementa di presenze autorevoli.
Questa volta è
l’Unione Sarda che incappa in uno svarione di quelli fenomenali, ce lo segnala, preoccupata una nostra assidua lettrice, la Signora Cristina Parodi.
L’incredibile articolo affer
ma che nella spiaggia sita in Zona A (di riserva integrale) denominata Sant’Andrea sia possibile la visita saltuaria e di breve durata solo accompagnati dalle guide del Parco

Incredibile articolo dell’Unione Sarda precedente di tre giorni.
Ed ecco cosa abbiamo postato dopo lo strafalcione:
Attiviamo tutta una serie di segnalazioni e l’articolo viene prontamente modificato.

La storia però non finisce qui, poiché nella tarda serata viene rintracciato quello che, con tutta probabilità, costituisce la genesi, l’origine dello svarione ed è un altro articolo, pubblicato questa volta, nel sito Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (RAS) eccolo:

Ed anche in questo caso compare la scritta “VISITABILE SOLO SE ACCOMPAGNATI da guide del Parco.”
Ma la RAS non si limita alla induzione dei lettori alla violazione dei Regolamenti del Parco, no scrive in differente articolo, questa volta sugli asinelli bianchi……..che “a Foresta Burgos vivono esemplari di asini albini” che incredibilmente sono destinati all’ESTINZIONE!!!! precisamente” ” dato che quelli del Parco Nazionale dell’Asinara sono destinati ad estinguersi vivendo assieme agli asinelli grigi”
La disinformazione operata da questo Ente appare destinata a vette irraggiungibili!!!
Ogni commento, a questo punto, appare superfluo!
Per tutti coloro che, increduli, dubitano delle nostre affermazioni il link interessato è il seguente:
https://www.sardegnaturismo.it/it/esplora/cala-sabina-asinara
e per evitare che le eventuali successive correzioni sollecitate, inducano il lettore in errore, ecco anche le schermate delle due parti menzionate, eccole:

Sorpresa! La RAS

Spiaggia in zona A di riserva integrale

Estinzione Asinello bianco
Per l’impegno profuso, a piene mani, nella redazione degli articoli si assegna alla Regione Autonoma Sardegna e sopratutto al suo Assessore al Turismo, un premio di consolazione per la sua collocazione.

Premio di consolazione alla R. A. Sardegna
Correlati