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Gianfranco Massidda

Il 10 agosto 2018 è una data memorabile.

È infatti il giorno di San Lorenzo con le sue stelle cadenti, che quest’anno si annunciano straordinarie per la loro visibilità, grazie all’assenza della Luna (la luna nuova cade l’11 agosto).
Le Perseidi, le stelle cadenti di agosto, sono minuscoli frammenti della cometa Swift-Tuttle.
Le meteore di agosto, chiamate Perseidi, sono infatti associate alla notte in cui si festeggia il santo e per questo vengono chiamate anche “Lacrime di San Lorenzo”, ma il picco di maggior visibilità numerica delle comete è previsto tra il 12 e il 13 agosto.

perseidi 2018

L’immagine della volta stellata lascia senza fiato.

Durante le ore centrali della notte, di queste notti caldissime di agosto, quando la costellazione di Perseo scivola alta nel cielo, si può assistere ad uno spettacolo unico, il maggior numero di “meteore” diventano a noi visibili…

allora …

… spengo tutte le luci esterne dell’abitazione ed essendo al di fuori del nucleo urbano, ho la fortuna di immergermi subito in un buio quasi assoluto.

Il silenzio è totale, rotto solo dal canto dei grilli che ripetono, imperterriti, le loro melodie amorose.

Giunge, da lontano, il suono dolcissimo delle dita che accarezzano le corde di una chitarra interpretando magistralmente la Sonata, n° 14, mvt. 1, di Ludwig van Beethoven …… che richiama potenti sensazioni lontane nello spazio e nel tempo.

 

Potrei essere ovunque.

Lascio che il pensiero fluttui liberamente, libero dalla gravità opprimente e dal caldo umido e mi ritrovo, come d’incanto, seduto sul granito a lato dell’insenatura di Cala di Ponente al Faro di Punta Scorno all’Asinara, la brezza arriva fresca dal mare sul mio viso stupito……

La risacca dondola, avanti ed indietro, sui piedi ciondolanti, mentre d’innanzi, oltre l’immenso schermo cinematografico della volta celeste, punteggiata da mille e mille miliardi di luccichii improvvisi, risplende la luce discreta della luna che inutilmente tenta di opporsi al cielo. … che spettacolo!

Altro che mozzafiato.

Eclisse lunare all'Asinara del 2018 di Gian Paolo Delogu Pittalis.

Eclisse lunare all’Asinara del 2018 di Gian Paolo Delogu Pittalis.

 

Dalla mia destra, con la coda dell’occhio, intravvedo il grande faro che occhieggia, indicando sempre ai marinai la rotta per il porto sicuro.

Una mano si poggia sulla mia spalla e sobbalzo voltandomi….

– Mi, a volevi fregarmi eh?
– Gianfranco! Che sorpresa, pensavo proprio di essere solo, ma come mai tu qui, come sei arrivato?
– eh, Carlo la stessa domanda posso fartela io…
– io son venuto perché era da tempo che volevo vedere le stelle cadenti e tu?

– ah ti sei dimenticato eh…. son venuto a festeggiare…

–  e cosa?

– ma come cosa?  Ma festeggio i miei ottantacinque anni, che tu hai dimenticato, e son venuto a festeggiarli assieme alla palma del paesello che il prete piantò il giorno del mio battesimo……

Sono ammutolito e davanti a me scorrono lente le immagini di Cala d’Oliva, arrivano gli odori del paesello d’estate quando il sole arroventa i ciottoli di granito e nessuna brezza si degna di agitare le foglie della palma di Gianfranco.

Eh si perché quella è la sua palma.
casa carlo

 

Eccola ripresa da un angolazione inusuale.

Era il 10 agosto 1933 e a Porto Torres nasceva Gianfranco Massidda.

Solo quattro giorni dopo la sua nascita il padre, il Sig. Guglielmo, detto Mino (impiegato del telegrafo di Cala d’Oliva), riporta Gianfranco in fasce all’Asinara dove è rimasto fino al 2001 il giorno del suo pensionamento.

E furono SESSANTOTTO anni all’Asinara!

palma Cala d'Oliva

“Fammi un poco di spazio”
e la voce di Gianfranco mi scuote dal torpore, mi sposto e si siede sul granito, percepisco chiaramente il calore del suo fianco.

Restiamo in silenzio…. chissà per quanto tempo ……. ore…
… quanti pensieri attraversano la mente di Gianfranco e dei suoi ottantacinque anni, forse ricorda tutte le giornate trascorse al Faro di Punta Scorno che, dall’alto, lo osserva calmo.

Dalla finestra al primo piano, quella con le persiane ormai irrimediabilmente aperte, si scorge un volto che gli sorride dolce e dall’interno il canto di una bimba risuona leggero…..

…. Non è necessario utilizzare un binocolo dal balcone della sua casa a Porto Torres per guardare la sua isola.

A cosa servono le stelle cadenti….. a non far dimenticare.

AUGURI Gianfranco!

a Stintino quindici giorni fà con Marina.

a Stintino quindici giorni fà con Marina.

carlo hendel

Carlo nasce nei primi mesi del '50 e trascorre la sua infanzia a Roma, nella zona centrale della capitale, a “due minuti a piedi” da Piazza di Spagna. Di padre polacco e con la mamma abruzzese, Carlo aveva un fratello in Polonia, ed ha tre sorelle: una in Polonia e due in Italia. All'età di 22 anni si trasferisce nel paesino abruzzese di Barete e vi svolge attività libero-professionale per circa dieci anni. Consegue la nomina, da parte del Ministero di Grazia e Giustizia, alla Direzione Agrozootecnica della Casa di Reclusione dell'Asinara, evento che lo farà incontrare con l'isola e con la Sardegna. Vive e lavora con passione all’Asinara, per circa cinque anni, dal 1982. Alla vigilia della trasformazione dell’isola in Parco, partecipa come coautore, al volume “ASINARA” Storia, natura, mare e tutela dell’ambiente (Delfino Editore 1993) curato da A. Cossu, V. Gazale, X. Monbaillu e A. Torre, per la parte riguardante la Storia agricola e l’ordinamento carcerario. ------------------------------------------------------------------------------ L'Asinara non sarà più dimenticata. Blogger dal 2000 sotto vari pseudonimi, e con svariati blog. Nel 2007 pubblica una nota "L'Asinara - La storia scritta dai vincitori" con la quale, per la prima volta, rivendica per l'isola il suo "diritto inalienabile alla storia". Nel 2016 pubblica questo portale personale investendo notevoli energie e risorse solo con l'intento divulgativo e per testimoniare la storia dell'isola senza preconcetti o preferenze, per tutti i periodi e le vicissitudini attraversati dall'Asinara. Prosegue la sua attività lavorativa prima a Castelfranco Emilia (MO), poi a Roma (D.A.P.) ed infine a Viterbo ove maturerà il tempo della agognata quiescenza. All'età di 59 anni la sua vita cambia in modo importante, ma non è questa la sede propria di siffatta narrazione. -------------------------------------------------------------------------------------- Si definisce, da sempre, un ecoagricoltore e ancora oggi, produce olio biologico extravergine di oliva per autoconsumo, coltiva il suo orto con metodi esclusivamente naturali ed alleva animali da cortile. Carlo spesso ama dichiarare di aver avuto cinque o sei vite, ora ha due splendidi nipotini ed un diavolo per capello! Il resto lo lasciamo ai posteri......

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